Edith Blackwell Holden: una lady edoardiana in mezzo alla natura

Ed ecco che, tramite Cipria e Merletti, conosceremo un nuovo personaggio storico femminile la cui traccia giunge fino a noi, e che tuttavia è un po’ dimenticato nei tempi moderni.
Parliamo di Edith Holden (1871-1920), insegnante d’arte ed illustratrice inglese vissuta nell’epoca Edoardiana. Negli anni intorno al 1906 scrisse le sue Nature Notes, appunti di una vita a contatto con la natura nei quali racconti delle sue frequenti uscite all’aria aperta alla ricerca di materiale per il suo erbario, le sue sensazioni e scoperte per ogni stagione, attenta di ogni piccolo mutamento. Arrichisce il suo “diario naturale” con brani di poesie tratte dalla letteratura inglese che le piacciono particolarmente, o che ben esprimono quello che vede e sente. La peculiarità del suo lavoro, tuttavia, per la quale è successivamente divenuta maggiormente conosciuta è quella di aver ornato le sue pagine con deliziose e ben realizzate illustrazioni di piante e piccoli animali che incontrava durante le sue passeggiate, escursioni o ricerche, come le si vogliano chiamare.
Figlia di una famiglia molto religiosa e pia, iniziò il suo lavoro come modello per le sue studentesse della Scuola Femminile di Solihull. Nel 1907 seguì le orme della sorella minore e divenne un’illustratrice, lavorando per riviste animaliste e libri per bambini. Si cimentò con notevole successo anche nella pittura, tanto da vedere i suoi dipinti esposti dalla Royal Birmingham Society of Artists e dalla Royal Academy of Arts.
Non si sa molto degli anni successivi alle sue nozze, celebrate nel 1911 con Ernest Smith, uno scultore ben affermato e assistente della Contessa Feodora Gleichen. Nei nove anni di matrimonio, Edith continuò a lavorare come illustratrice e frequentò spesso lo studio della Contessa al Saint James Palace insieme al marito, conoscendo importanti esponenti dell’arte del tempo.
Terribile giorno fu il 15 Maggio del 1920, iniziato con un mal di testa preso alla leggera, proseguito con una normale colazione e consuete visite ad amici vari, e conclusosi sulle rive del Tamigi, dove probabilmente Edith si era recata per fare una passeggiata lungo il fiume, oppure per effettuare qualche osservazione o ricerca botanica, piuttosto che zoologica. La mattina dopo il suo corpo fu ritrovato nelle acque del fiume e, dai rilevamenti fatti, si comprese che nonostante gli sforzi per tirarsi su dall’argine, dopo essere inciampata non era riuscita a rimettersi in piedi è finì per cadere nell’acqua.
Finisce, dunque, così tristemente la vita di Edith Holden. Vi lascio con le immagini che l’hanno resa famosa, tratte dal “Country Diary of an Edwardian Lady”, il libro creato con i suoi appunti e pubblicato nel ’77, divenuto bestseller. Spesso potrete averle viste raffigurate su cartoline e biglietti regalo, perché sono molto usate a questo scopo.

Nel 1984 ne è anche stato tratto un film, diretto da Dirk Campbell ed interpretato da Pippa Guard e Tim Munro.

La locandina del film del 1984
Che ne dite…non sono immagini dolcissime?

P.S. Mi abbandono ora serenamente al dolore che tutti gli anni mi provoca l’inizio della Milano Fashion Week…mentre io sono ancora nella mia casetta di campagna in provincia di Firenze :(

 
Con affetto, 

Irene

8 pensieri riguardo “Edith Blackwell Holden: una lady edoardiana in mezzo alla natura”

  1. ma che post delizioso, Irene ^_^ .. ignoravo completamente questo personaggio, affascinante come tutti quelli che ci presentate sul vostro blog.
    Inutile dire che un certo gusto per la cura dei dettagli e per la bellezza della natura è indice di un tempo in cui forse avevamo più tempo per guardarci intorno ed apprezzare davvero il mondo…
    grazie per avermela fatta conoscere!

  2. Immagini troppo troppo carine!!
    Cara Irene, sappi che non ti perdi niente qui a MFW. Io sogno di vivere a Firenze pensa un pò!
    Attendo tue news. Bacio e non vedo ora di vederti !!
    Vaty

  3. Ciao, pensa che mia sorella mi ha regalato il libro quando ho fatto i 18 anni…nel febbraio del 1980…mamma mia come sono vecchia…comunque il libro è meraviglioso…
    ciao ciao

  4. Grazie per avermi fatto conoscere questa illustratrice che non conoscevo. Mi sono segnata il nome perchè mi piacerebbe proprio farmi regalare il suo libro. Baci, Silvia

  5. che immagini dolci..infondono serenità, soprattutto per i colori così tenui e delicati.
    ps: con l'aria che c'è a Milano (e non in senso metaforico) la sola cosa che mi attira di questa settimana sarebbe qualche modella a passeggio per il centro :)

    bel post, come sempre
    Daniele

  6. Mi piacerebbe riuscire a recuperare il film. Proverò a fare qualche ricerca. Questo post è stato fonte di ipirazione. Grazie e buon proseguimento,
    Ludo.

  7. Ho trovato questo post. Bellissimo! Pensavo fosse sconosciuta a tutti invece…Peccato che il libro non sia più in commercio. Io l'ho trovato per caso in casa di una signora gentilissima che avendone più di una copia, me l'ha regalato. Complimenti per averla fatta conoscere. Marianna

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